Europa post-coronavirus e Bitcoin: che cosa ci aspetta

 30 Marzo 2020 Di: Redazione

Bitcoin sta attraversando una fase di estrema incertezza, fortemente correlata al terremoto finanziario in atto con il Covid-19. Le prossime settimane saranno determinanti per capire se le misure di Quantitative Easing saranno in grado di reggere botta.

Ma non solo gli USA, anche l’Europa ha il suo grado di responsabilità in questa delicata fase e sarebbe molto superficiale non considerare le possibilità di manovra (e le relative conseguenze) che potrebbero scaturire dalle decisioni prese dai nostri vertici.

Proprio a questo proposito mi permetto di fare alcune considerazioni che ritengo almeno plausibili come analista. La prima è che l’Europa cosí come la conosciamo sta cercando di salvaguardare se stessa dai movimenti sovranisti dei singoli stati; ma questo era abbastanza chiaro da anni.

Purtroppo o per fortuna questa unione di stati è zoppicante e non ha mai concretizzato un’unione effettiva, tanto che ci ritroviamo con “un’accozzaglia” di stati litigiosi che cercano di salvaguardare se stessi; questo – molto spesso – con un nord Europa piú pronto a fare i propri interessi rispetto agli stati del sud (Grecia, Italia, Spagna).

Tutto sembra quindi essere un burrascoso e litigioso condominio dove ogni paese tira l’acqua al proprio mulino e l’Euro, come moneta, si rivela soltanto utile a preservare un asset finanziario congeniale piú alla banca centrale, meno ai cittadini europei.

L’Italia in primis è arrivata ad accettare la moneta unica perché non aveva una guida finanziaria e politica seria all’epoca. I nostri politici hanno delegato all’unione europea decisioni molto importanti, che ora si ritorcono contro il nostro paese con un decadimento industriale che è lampante (vedi grafico):

A questo punto, se siamo in ballo con la moneta (e non è cosa da poco) sarebbe piú utile chiudere il cerchio avviando definitivamente l’unione politica dell’Europa. Avere quindi un unico parlamento, un’unica direzione strategico-finanziaria, un unico esercito… e via dicendo. Uno scenario che però, non rimane plausibile.

Ma quindi quali mosse sarà portata a fare l’Europa?

Abbiamo 2 scenari possibili, piú uno intermedio: il primo potrebbe essere quello di vedere i paesi del blocco “Nord” europeo mollare totalmente la presa e concedere risorse finanziarie (QE, Helicopter money) a tutti gli stati membri. Ipotesi che rimane poco fattibile.

L’altra ipotesi è invece di un secco no, con conseguente inizio di sgretolamento dell’europa come la conosciamo, con un’Italia che vedrebbe nell’anti-europeismo la propria bandiera e potrebbe uscire definitivamente con ITALEXIT.

Per la nostra economia significherebbe perdere colpi, ma poi vedere lentamente una ripresa senza le pretese ed il controllo Europeo.

Per molti lo scenario piú plausibile è quello intermedio, gli stati piú influenti del nord Europa potrebbero concedere la propria disponibilità a manovre economiche tampone: lo stretto necessario per salvare “capre e cavoli”. Una situazione di “contentino” per tirare a campare l’Europa cosí com’è senza troppi rimorsi.

A quel punto, semmai l’Italia dovesse comunque uscire dall’euro – e questo è lo scenario piú particolare e poco florido economicamente, Bitcoin potrebbe darci una mano nel breve periodo.

Innanzitutto Bitcoin è fortemente legato agli andamenti dell’azionario americano, che potrebbe saper gestire meglio la crisi pandemica ed economica in atto ed uscire meno danneggiato.

In seconda battuta abbiamo una forte ripresa dovuta all’halving, che, ha sí ritardato i suoi effetti sulla price action, ma arriveranno anche quelli; almeno nel giro dei prossimi 12 mesi.

Ecco, se si arrivasse al punto di salutare la moneta unica in Europa, Bitcoin potrebbe diventare la valuta piú utile ad una transizione alla Lira; questo sempre se si verificherà un collasso dell’area Euro; potremo quindi evitare una svalutazione sullo shift Euro/Lira appoggiando temporaneamente i risparmi su Bitcoin o stablecoin in dollari. Ora immaginate di averlo potuto fare 20 anni fa.

Autore: Redazione