Coronavirus, responsabile del calo Bitcoin?

 25 Febbraio 2020 Di: Redazione

Lo scenario economico mondiale oggi vede le banche in una posizione di privilegio ed accentramento; un potere che gli istituti bancari finiscono per utilizzare per privilegiare le borse. Per esse, hanno creato un contesto molto favorevole dove basso costo del denaro e facilità di finanziamento diventano i nuovi record – e le nuove bolle – come nel caso di Wall Street, oggi.

Questo choc del Coronavirus potrebbe però far crollare il castello di carta ed innescare una grave recessione mondiale.

La situazione attuale ha risvolti economici, purtroppo

Partiamo dalle statistiche attese: il governo cinese prevede quest’anno un rallentamento della crescita dal 6,6% al 2,5%, probabilmente sarà molto peggio, paesi come l’Italia andranno in recessione. Interi settori come turismo, aviazione e settore automobilistico potrebbero essere gravemente minacciati.

Per ora, le banche centrali continuano a stampare denaro; una modalità espansiva che tenta di mantenere alti i listini borsistici e la propensione all’indebitamento di aziende e privati.

La Pboc cinese è tornata in modalità espansiva; Federal Reserve ha rimandato a dopo l’estate ogni decisione sul ritiro delle misure monetarie in atto.

Tutto questo potrà evitare un tracollo delle borse? Sarà molto importante la reazione dei mercati, tutti questi nuovi stimoli – negativi e positivi – potrebbero trovare un equilibrio, ma nessuno ha la certezza di quello che succederà nei prossimi mesi.

Il discorso Bitcoin e criptovalute in relazione al virus

Mentre il mondo delle cripto subisce uno stallo – piú che fisiologico – nel frattempo l’oro raggiunge i nuovi massimi storici.

C’era da aspettarsi un qualche arresto della cresita dell’ultimo mese, ma Bitcoin sembra arrancare, impantanato in una brutta correzione a circa 2 mesi dall’halving. Al momento Bitcoin sembra tutto tranne che un bene rifugio, anche in questa fase di stress test delle economie.

Nessun intacco quindi da parte di Coronavirus alle criptovalute, cosí distanti dall’economia reale che sembrano vivere in un limbo anacronistico, dove la fisicità è l’ultimo dei problemi attribuibili a Bitcoin e alle cripto.

Insomma, Bitcoin non sta facendo proprio un andamento da pre-halving, e di certo non è colpa del coronavirus.

L’unica problematica potrebbe sorgere se, a causa di scellerate scelte di politica economica e commerciale di fronte ad emergenze sanitarie, si dovessero creare i presupposti per limitare le scelte economiche delle persone; Ma anche lí Bitcoin è un osso duro, dato che nasce proprio per sfuggire alle scelte dei governi.

Autore: Redazione