Bitcoin sta per fare il botto. O è già tutto finito?

 22 Gennaio 2020 Di: Redazione

Dopo una giornata e mezza di shock Bitcoin si ri-assesta in area 8700$. Una settimana ricca di alti e bassi dove almeno la lateralizzazione delle ultime ore fa riflettere positivamente.

Dopo aver visto, infatti un salto da quota 9000$ a circa 8400$ USD la situazione di Bitcoin poteva essere precipitata; invece, nonostante alcuni indicatori non proprio promettenti si è ripresa dopo questo violento movimento ribassista.

Attualmente c’è una situazione di stabilità – con volumi ancora deboli – dove la media a 21 giorni continua a salire ed ha incrociato le altre medie (a 50 / 100 / 200 giorni) e dove un possibile supporto potrebbe essere rappresentato dagli 8500$. In quest’analisi tecnica le probabilità che la price-action riproverà a testare l’area 9000$ ci sono; se non ci riuscirà a sarà probabile vedere anche un assestamento a 8200$.

Le altcoin continuano a performare molto meglio dello scorso semestre soprattutto quelle nella Top 20 di Coinmarketcap. Il global market cap rimane ancora basso rispetto ai massimi storici.

La guerra dei Bitcoins: ne rimarrà soltanto uno

Sempre per rimanere in tema top 20 delle criptovalute, se consultate la top list – su coinmarketcap – vi accorgerete di questa eterna guerra di price-action tra Bitcoin Cash, Bitcoin SV e le poco note Bitcoin Gold e Bitcoin Diamond (due progetti di cripto a dir poco incommentabili)

Balzate agli onori della cronaca cripto-finanziaria per i clamorosi pump di prezzo avvenuti in questi ultimi giorni (soprattutto quello riguardante Bitcoin SV) queste cripto rappresentano la vera essenza dello sfruttamento del nome di Bitcoin. Pare infatti che i blocchi (quelli che in gergo tecnico sono le porzioni della blockchain) siano vuoti: esatto!

Sia BitcoinSV che Cash hanno in realtà una situazione “gonfiata” e nonostante millantano di avere blocchi piú grandi di BTC molti esperti ritengono che la loro utilità sia per questo motivo quasi nulla.

Si tratta di due fork che devono la loro fortuna in termini di market cap soltanto al fatto di chiamarsi Bitcoin quindi? Proprio cosí…

Non solo, da molti analisti e tecnici sono appunto considerati due progetti fallimentari, che si reggono soltanto grazie al precedente big boom di inizio 2018, dove investitori attirati dal nome sono caduti in trappola.

Nel 2018 infatti sono state perpetrate le piú grandi scam cripto di sempre – comprese queste – quindi, se ve lo state chiedendo, esiste solo un Bitcoin: è Bitcoin.

Il consiglio generale è di stare sempre molto attenti ad investire in progetti che non solo hanno un nome ingannevole, ma soprattutto a quelle che, una volta consultato il white paper hanno scarse – o nullepossibilità applicative nel mondo reale.

Autore: Redazione