Bitcoin inizia il Q1 in maniera eccellente. Ma le altcoin?

 4 Febbraio 2020 Di: Redazione

I rumors di questi ultimi giorni nel settore fintech, ed in particolare dal mercato delle criptovalute, sembrano essere contrastanti.

Da una parte il grande fermento che sta riportando Bitcoin sotto la luce dei riflettori – complice il Q1 del 2020 iniziato ottimamente – dall’altra una sensibile agitazione da parte degli investitori, che vedono di cattivo occhio la stabilità sotto l’area dei 10mila dollari.

L’ottica di vedere il bicchiere mezzo vuoto, dimostra però quanti – troppi – hanno aspettative errate su quanto sta succedendo.

L’attuale composizione di mercato vede, appunto, un 70/80% di persone che sono entrate in questi mercati senza alcuna formazione finanziaria o esperienza di trading. La maggior parte di esse è infatti “entrata” attirata dall’idea di poter ripetere le performance di guadagno come quelle del 2017, vista l’elevata volatilità di questi asset.

Pochi miracoli, tanta disinformazione

Purtroppo la verità è che c’è un nucleo nutrito di falsi informatori e presunti esperti – che di esperienza ne hanno veramente poca – che continuano ad illudere un pubblico di persone che spera che previsioni come 100 mila euro a fine anno o anche piú siano vere.

Uno sciame infinito di disinformazione, in cerca di click facili, che crea false aspettative e agitazione: perché la crescita solida di Bitcoin, che è ancora fermo a 9mila dollari rende poco plausibile un “botto” a 30mila entro maggio 2020. Se sentite sparare queste cifre, sappiatelo: è falsa informazione.

Guardiamo invece le cose da un punto di vista razionale: l’halving potrebbe rimettere in gioco l’area 12.000/14.000$ con un picco a 15/16.000$. Queste sono le aree di crescita che sembrano tecnicamente possibili con la lenta – ma solida – crescita dell’ultimo periodo: tutto il resto sono pure invenzioni.

I 4 impulsi rialzisti avvenuti da fine Dicembre 2019 ad ora si sono consolidati innescando fasi laterali; Bitcoin si sta riprendendo il mercato, piano piano, con un hashrate in continua crescita: nessun miracolo in vista, quindi.

Dal mio punto di vista tecnico, se non altro, si può confermare una struttura solida, supportata dalle buone performance dell’hashrate: si conferma quindi un trend ascendente che è tutt’altro che negativo.

Le altcoin: ancora niente?

Per quanto riguarda le Altcoin invece, lo storico potrebbe vedere un’inversione di tendenza: un primo passo di recupero, che non significherà però un’altcoin season.

In genere, infatti, una altcoin season si comincia a preparare quando BTC supera un precedente massimo e continua la crescita per un periodo piuttosto prolungato (mesi).

Successivamente a questo, si innesca la vera e propria fase di alt season: Un periodo di lateralizzazione passiva di BTC, dove quest’ultimo arresta una forte crescita. Solo a quel punto, storicamente, le altcoin sono diventate appetibili agli investimenti.

Come è successo in passato infatti, anche i progetti piú marginali hanno visto il loro valore moltiplicato spinti dalla FOMO generale, che vedeva le altcoin come la nuova opportunità da cogliere al volo. In quel preciso momento ogni criptovaluta diventava l’eldorado di nuovi investitori in cerca di performance strabilianti.

A mio parere uno scenario ben lontano nel tempo, che potrà Sí accadere, ma non prima della fine del 2021.

Autore: Redazione