Bitcoin, una visione certa tra gli alti e i bassi

 25 Novembre 2019 Di: Redazione

Dopo il calo in area 6.800$ il BTC al momento si è posizionato a 7200/300$, per molti analisti il crollo è quasi terminato ma avremo un doppio minimo indicativamente in area 6.800/6.400$.

A logica, (seguendo l’analisi tecnica) questa ipotesi è corretta.

Bisogna sempre tenere a mente che il mercato è, al momento, fortemente manipolato. Una manipolazione che fuorvia da molte logiche di mercato: il recente – ed estremo – pump da 7.000$ a circa 10.500$ ne è la dimostrazione più pratica.

Attenzione a sottovalutare gli investimenti. E’ proprio in questi momenti che molti player entrano nel mercato. Tante persone, tante strategie: con un metodo che molto spesso è quello di investire a “scaglioni”, puntando a vendere sugli hype di mercato.

Ma Bitcoin non è solo speculazione; spesso ci si dimentica di quanto e (quando) Bitcoin sarà utile come mezzo di scambio accettato globalmente. Quella data è sempre più vicina.

Bitcoin è il futuro. Cerchiamo di farci trovare preparati

Iniziamo con il ricordare che Bitcoin è : a peer-to-peer electronic cash system.

Tradotto: un sistema di pagamento elettronico P2P. Ed proprio con quest’ottica che Satoshi Nakamoto (non si sa bene chi sia veramente) ha pensato di creare una moneta elettronica, resa scarsa grazie alla crittografia e collegata da una rete di noti completamente decentralizzata, proprio come succede in un sistema peer to peer.

Per come BTC è stato creato, doveva soltanto sopperire alla mancanze delle valute fiat che tutti conosciamo. Il punto è che questa grande potenzialità di essere scarso grazie ad un complesso sistema crittografico, ha fatto sì che Bitcoin è diventato nel giro di pochi anni uno store of value (ovvero un bene di rifugio), tanto da essere chiamato oro virtuale.

Grazie a sistemi come l’halving ed un supply definito la scarsità di Bitcoin, unita ai costi di mining diventa a tutti gli effetti un valore percepito da tutti con tanti pregi:
come la decentralizzazione e la mancanza di interventi governativi autoritari; e pochi difetti, quali la possibilità che il mining possa concentrarsi in pochi gruppi.

Quello che è oggi lo scenario, post adozione di massa di questa moneta virtuale, è uno spaccato diviso da persone che si ritengono puristi (duri e puri) e che lo scelgono come vera e propria alternativa al denaro di tutti i giorni (al di la del valore attribuito dal mercato). Dall’altra parte, invece, ci sono persone con una visione più moderata (intermedia) che potremmo definire a metà tra speculatori e early-adopters, che riconoscono un grande potenziale finanziario, e che credono in altri progetti oltre a Bitcoin.

In entrambi i casi, qualsiasi sia il vostro punto di vista, è iniziata da anni ormai una rivoluzione sui sistemi di pagamento, che nessuno stato è in grado di fermare o manipolare e che un giorno sarà una grande svolta per l’umanità intera.

Autore: Redazione