Emirati Arabi Uniti pronti per la Blockchain Strategy 2021

 17 Aprile 2018 Di: Redazione

Gli Emirati Arabi manifestano il loro interesse finanziario nei confronti delle criptovalute, un interesse che attrae la curiosità degli investitori e degli addetti ai lavori e che secondo certi versi attua dei cambiamenti intorno al mercato delle monete digitali decisamente rivoluzionari oltre che ufficiali.

Lo sceicco Mohammed bin Rashid, sultano di Dubai e primo ministro degli Emirati Arabi ha annunciato in un evento a lui dedicato l’ “UAE Blockchain Strategy 2021”, un progetto posto in essere e voluto dai vertici arabi che ha lo scopo di rendere il paese leader nel mondo delle criptovalute, un’iniziativa secondo Rashid che vede nella neo tecnologia blckchain un valido aiuto per crescere e affrontare le numerose sfide finanziarie che si presenteranno nel futuro.

Il progetto realizza anche alcuni piani di risparmio annuale in particolare in merito alla circolazione dei documenti e prevede anche una riduzione delle ore di lavoro determinante per il cambiamento ricercato. Il sultano si è detto entusiasta dell’iniziativa, crede nel progetto e rivela che anche gli Emirati Arabi non possono ignorare l’avvento e l’affermazione delle monete virtuali nel mondo:

 Questa innovazione farà risparmiare tempo, impegno e risorse, permettendo agli individui di condurre gran parte delle proprie transazioni in maniera tempestiva.

Dopo un’attenta analisi è possibile sintetizzare le basi del progetto, i fini a cui l’UAE tende e spera di portare a termine: dalla felicità dei cittadini degli Emirati alla garanzia di un governo efficiente fino alla realizzazione di una normativa d’impresa che guarda avanti legata ad un settore cavilloso come quello dei blockchain.

Non da meno è l’interesse del governo arabo di voler investire sulla futura classe dirigente finanziaria, favorire corsi e seminari legati all’applicazione delle monete virtuali e sostenere anche le materie attinenti come la criptazione è un cambiamento fondamentale per realizzare quella metamorfosi digitale necessaria per essere considerati un paese che non teme il futuro.

 

Autore: Redazione