Chi controlla il Bitcoin

 1 Marzo 2018 Di: Redazione
Chi controllo il Bitcoin

Come sistema decetralizzato per definizione, può essere difficile vedere dove risieda il vero potere nel Bitcoin. Ci sono diversi parti che partecipano all’ecosistema (miner, hodler, exchanger, sviluppatori), ma un’entità ha più potere delle altre in termini di peso nello sviluppo e applicazione dei nuovi protocolli.

Gli Hodler, ovvero quelli che si accaparrano Bitcoin senza rimetterli in circolo, hanno l’impatto più importante nel prezzo del criptomoneta dovuto all’effetto che hanno sulla quantità di Bitcoin circolante e disponibile. Oltre ha questo hanno il più forte impatto sui tipi di sviluppo fatti al protocollo Bitcoin in quanto ognuno nel sistema ha interesse che i token nativi sulla piattaforma abbiamo il maggior valore possibile.

Perché gli ivestitori controllano il Bitcoin

L’idea che gli investitori siano coloro che controllano il Bitcoin non è nuova. Molti articoli e post hanno scritto su questo argomento negli anni.

Nel 2017, il controllo degli hodlers sul network del Bitcoin è stato provato quando le grosse compagnie con più del 90% di hashrate hanno provato a spostare il gioco su un nuovo network.

Alla fine, la possibilità di market futuri per le monete sul nuovo potenziale network, combinata con altri vari fattori ( l’acquisizione privata di SegWit2x ) ha portato ad abbandonare la proposta prima che fossa messa in pratica.

Come mostrato dalla situazione con SegWit2x, i miner sono incentivati a lavorare sul blockchain più redditizio per il loro business, il che significa il sistema con le più alte valutazione ed i più alti livelli di attività. In altre parole, quello che gli hodler gli dicono di usare. Le piattaforme di Exchange e i provider di wallet sono, dal canto loro, disposti a fornire accesso a qualunque chain l’utente sia interessato.

Ci sono alcune limitazioni al ragionamento. Per esempio, è molto più semplice che un cambiamento di sistema sia soft-fork piuttosto che hard-fork. La variazione soft-fork risulta essere reversibile mentre il cambiamento in una porzione maggiore di codice richiede che tutti si muovano nel nuovo canale in un momento.
Il Bitcoin è intrinsecamente reticente a cambiamenti hard-fork in quanto tutti nel sistema sono interessati a lavorare nel network in cui sono presenti il numero maggiore possibile di utenti.

Inoltre gli investitori necessitano di sviluppatori competenti che siano disposti a scrivere il codice per nuove features, e questi investitori possono essere manipolati da altri attori che possono entrare in gioco.

Comunque rimane il punto che i cambiamenti e le nuove funzionalità saranno implementate probabilmente come soft-fork, quando verranno richiesta dagli investitori.

Autore: Redazione