Il Bitcoin di nuovo oltre i 10mila dollari

 19 Febbraio 2018 Di: Redazione
Ripresa delle criptovalute

Dopo un febbraio difficile in cui le criptovalute hanno visto forti oscillazioni, nello scorso fine settimana il valore del Bitcoin è tornato a superare i 10mila dollari, riuscendo ad invertire la tendenza che negli scorsi 2 mesi ha preoccupato grandi e piccoli investitori.

Le cause del crollo di gennaio

Dopo la scalata di dicembre infatti, il valore del Bitcoin (e delle altre monete virtuali) era sceso fino al valore minimo di 6mila dollari. Lo stop era stato dettato dalle affermazioni del ministro della Giustizia del Sud Corea che aveva minacciato lo stop alle piattaforme di scambio di cryptovalute, con lo scopo di regolamentare il un mercato che, in questo momento, è sostanzialmente non normato.

In Corea del Sud, il terzo mercato mondiale per le monete virtuali, si eseguono infatti circa il 20% delle operazioni mondiale di trading che riguardano le criptomonete rappresentando uno dei paesi asiatici più caldi ed interessanti. La stretta aveva minacciato sia scambi nazionali che internazionali e soprattutto i conti in criptovalute offerti dalle banche coreane.

L’annuncio era arrivato inoltre in contemporanea con le indiscrezioni riguardanti le intenzioni del governo cinese di limitare il settore di mining, processo attraverso il quale l’utenza mette a disposizione potenza di calcolo necessaria al sistema blockchain in cambio di Bitcoin.

La ristabilizzazione dei mercati

Ora che la proposta di legge è stata ritrattata e le minacce di limitazioni ai portali di exchange sembrano evitate, i mercati hanno reagito prontamente tornando a far crescere oltre al Bitcoin anche le altre monete: Ethereum, dopo aver ceduto il 23% ed essere arrivato a 580 dollari torna a superare i 900 dollari e Ripple sfiora l’1.2.

 

Autore: Redazione