Bitcoin, la Banca D’Italia li boccia in modo categorico

 2 Maggio 2018 Di: Redazione

La crescita di Bitcoin e delle Crypto sembra essere inarrestabile.

Un mondo, quello delle monete virtuali, globalizzato e non limitato ad un solo territorio o ad una nazione: i BTC sono una realtà e questo è innegabile; se poi siano in grado di produrre ricchezza rispetto ad altri investimenti questo ancora non è certo, anche se secondo alcuni esperti internazionali del settore le valute virtuali sono destinate a conquistare il mondo della finanza in un futuro non troppo lontano.

In questa prospettiva molte le potenze mondiali, in primis il Giappone, che stanno cercando d’integrare i BTC e co. nei loro sistemi di pagamento, un modo per evolversi e integrarsi in un mondo che grazie al virtuale non ha più confini territoriali ma neanche di tempo.

Purtroppo l’Italia non segue l’esempio di chi sta dando alle monete virtuali lo spazio che meritano, un atteggiamento quello del made in Italy che esclude il bel Paese da un sistema di crescita e con molte probabilità anche di ricchezza. Così se la Banca Centrale Americana ha accettato i bitcoin come tecnologia innovativa la Banca D’Italia invece li boccia in modo categorico attirando a se critiche e giudizi negativi.

Per l’ente bancario centrale i l’acquisto dei Bitcoin è motivato prevalentemente dalle aspettative di aumenti dei prezzi, un meccanismo tipico delle bolle speculative e a causa dell’anonimato che garantiscono ai loro detentori sono inoltre utilizzate anche per fini illegali, tra cui il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.

Aspetti quest’ultimi che sono stati ampiamente discussi in varie sedi internazionali e che per alcuni versi sono stati smentiti con dimostrazioni reali. Ancora una volta l’Italia in modo ufficiale fa un passo indietro, e si pone tra quei paesi arretrati, perde ancora una volta l’occasione di affermarsi come uno stato all’avanguardia: un atteggiamento decisamente negativo che limita gli sviluppi finanziari.

A favore degli italiani c’è il fatto che la neo tecnologia non ha limiti e confini e dunque chiunque può investire o meno secondo il proprio libero arbitrio.

Autore: Redazione